Nuovi Orizzonti!

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    Capitolo Sei:
    Il secondo piano era completamente identico al primo, escludendo il fatto che i muri non erano crollati per colpa di un millepiedi gigante che voleva mangiarmi.
    Qua e là si vedevamo ammaccature sulle pareti e sul soffitto, segno che c’erano comunque stati dei combattimenti.
    - Quanti dici che siamo rimasti? – chiesi ad Angelo
    - Eravamo in dodici, una di loro se ne è andata sicuramente, ma non so nulla di tutti gli altri. C’è da dire che a questo punto qualcuno dovrebbe essersene già andato -
    Si vedeva dal suo sguardo che era preoccupato per qualcuno dei nostri.
    Non feci in tempo a dire altro, che vidi Zefra Quiniu cadere a terra e poi dissolversi. La carta ritornò nel mio deck, che si mescolò automaticamente.
    - Ma cosa? -
    Prima che me ne rendessi conto, Angelo era già partito all’attacco verso un corridoio, quasi sicuramente senza sapere chi aveva sparato il colpo.
    Mi erano rimasti Principe di Buona Ventura, Zefrathuban e Zefraxciton. Cominciai a correre anche io.
    Cercai di fare meno rumore possibile, ma se qualcuno fosse stato vicino mi avrebbe notato comunque, visti i miei amici luminosi che mi stavano intorno. Perlustrai tutte le aule, poi girai all’angolo. Niente.
    Nessun rumore di passi, né tantomeno di mostri che combattevano urli. Visto che avevo guadagnato abbastanza tempo, giocai la mia carta:
    - Scopro Oscillazione Echo -
    Distrussi Zefraxa, Bestia Fiamma dei Nekroz e pescai una carta: Domatore Bestia Spirito Zefrawendi.
    - Bene, ora devo solo aspettare di poterla giocare -
    Mi addentrai ancora nel corridoio, sperando di trovare qualcosa.
    Grazie a Principe di Buona Ventura il mio tempo aumentava molto rapidamente e dopo poco avrei attivato la nuova carta pendulum.
    - Sposto Principe in posizione di difesa -
    - E’ UNA TRAPPOLA! -
    Il grido proveniva da in fondo al corridoio, anche se non avevo sentito nulla prima. Era Angelo, che mi dava un avvertimento.
    Feci appena in tempo a capire, che un Drago Kachi Kochi sbucò dall’ombra e distrusse il mio principe.
    - Uso un materiale xyz per fare un secondo attacco a Zefraxciton! -
    La voce era stridula, ma chiaramente di un ragazzo. Quasi un bambino, a dire il vero.
    - Io evoco Vipera Rettiliana, mostro con il potere di prendere il controllo di Zefrathuban! -
    Era invece la voce di una donna.
    Vidi il drago sbranare il mio cavaliere e l’altro che si dirigeva verso le voci che avevo sentito.
    Io, preso dal panico, iniziai a correre verso la strada da dove ero arrivato. In un luogo del genere scappare era praticamente impossibile, ma non avevo altre possibilità. Non a campo vuoto, perlomeno.
    - Posiziono nella mia zona pendulum Zefrawendi ed effettuo l’evocazione pendulum! Chiamo in gioco mostri di livello compreso tra 1 e 6! Evoco Zefraxciton e Zefraxa, entrambi in posizione di difesa! -
    Superai le scale dalle quali eravamo saliti io ed Angelo.
    Corri e respira.
    Svolta all’angolo.
    Respira.
    Continua a correre.
    Non sentivo più rumori alle mie spalle, per cui decisi di fermarmi e voltarmi: niente. Nella corsa non mi ero accorto di avere con me Zefrawendi, per cui la mandai a fare un giro di ricognizione. Nessun mostro, Né tantomeno avversari.
    Feci il punto della situazione: Avevo 4300 life points, due mostri nelle zone pendulum e due nelle zone carte mostro. Avevo Oscillazione Echo, Oracolo di Zefra e un paio di minuti buoni da usare. Mi accorsi inoltre che eravamo arrivati al quarto turno, per cui pescai dal mio deck. Angelo era quasi sicuramente stato eliminato.
    Vista la carta che avevo trovato, decisi di attivare di nuovo l’effetto di Oscillazione Echo: distrussi Zefrawendi e pescai una carta in più.
    - Posiziono nella zona pendulum libera il mio Cavaliere Luminoso usando gli ultimi due minuti che mi sono rimasti e poi metto una carta coperta-
    Stetti fermo per qualche minuto, in attesa degli avversari, per poterli colpire con la trappola che avevo posizionato. Concentrandomi sui rumori della scuola, invece che sul mio respiro, sentii dei rumori e delle grida, da dove me ne ero andato. Mi feci coraggio e mi avvicinai, questa volta non ero impreparato.
    Ripercorsi di nuovo la strada per vedere una scena inaspettata: il Drago Utensile di Flavio aveva distrutto sia drago Kachi Kochi che Vipera Rettiliana. Notai con piacere che Zefrathuban era finito nel mio cimitero, anche se lo avrei preferito nell’extra deck.
    Vidi con chiarezza gli avversari: un bambino di dodici anni con gli occhi infossati, la pelle chiarissima e i capelli neri era intento ad evocare due mostri:
    - Insieme ad Oni di Sangue Blu evoco Kagetokage ed effettuo una evocazione xyz! Rango 4: Cairngorgon, Cavaliere Antiluminescente! -
    Dal vortice dei mostri, un’armatura comparve davanti a lui.
    - Cavaliere, attacca Drago Utensile! -
    Era il mio momento. Non sapevo se quello che stavo per fare rispettava le regole, ma dovevo rischiare.
    Corsi e mi misi in mezzo all’attacco, gridando:
    - Attivo una Trappola! -
    E con mia grandissima gioia la trappola sia attivò
    - Cilindro Magico! -
    Il mostro xyz diede un pugno alla trappola, e poi magicamente, un cilindro comparve alle spalle del ragazzo e ne uscì il pugno della sua stessa creatura.
    Il ragazzo, una volta ripresosi dalla botta, cominciò a scomparire.
    - Grazie mille –mi disse Flavio
    Drago Utensile attaccò direttamente la donna, e anche lei si smaterializzò velocemente.
    Mi presi un attimo per recuperare fiato.
    - Come siamo messi? – chiesi. Non potevo fare a meno di domandarlo, perché ultimamente avevo avuto bisogno di parecchi aiuti.
    - Angelo, Martina e mio fratello sono stati eliminati. Rimaniamo noi due ed Erika. Per gli altri abbiamo sconfitto questi due, ma credo che Lance e un ragazzo con gli Ingranaggi Antichi siano ancora in giro. Non so nulla degli altri due.
    - Una è stata eliminata da me e Angelo al primo piano. -
    Flavio posizionò una carta sul suo dueling disk:
    - Evoco Radio Morfotronica -
    - Vuoi fare un’altra sincronizzazione? –gli chiesi
    - si, ma non subito. Il vantaggio dell’avere i mostri con noi è che possiamo usare anche qualità che non sono semplicemente i loro effetti. Radio, collegami ad Erika -
    Radio fece una corsetta in cerchio, poi posizionò l’antenna sulla sua testa rivolta in alto, e sentimmo Erika che parlava:
    - Evoco Manju dalle Diecimila Mani! -
    - Erika, mi senti? -
    - Flavio? Stai usando la radio? -
    Il segnale era disturbato ogni tanto, ma riuscivamo a comunicare.
    - Si. C’è Rudi con me. Tu dove ti trovi? -
    - Sono sul tetto. Venite qui, ho bisogno di aiuto per il capo dell’altro team! -
    - Arriviamo subito, dacci il tempo di… -
    Il muro crollò su di noi. Grazie al cielo, Drago Utensile e i miei mostri ci difesero dalle macerie.
    Da dove prima si trovava una parete, ora c’era un enorme buco.
    Un occhio rosso ci scrutava dall’alto, mentre un rumore di ingranaggi che sferruzzavano riempiva le mie orecchie.
    Poi un gigantesco Braccio meccanico si avvicinò.
     
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    Mi sa che il Golem si avvicina e poi so cazzi
    comunque non si vedono le carte senza tempo,hostale su imgur che sono proprio curioso di vedere
     
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    purtroppo è proprio yugico che non funziona più. Vediamo se si riprende, altrimenti le rifaccio con cardmaker.
     
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    Capitolo Sette:
    Non mi ero ancora mosso, che già qualcosa davanti a me era esploso. Drago Utensile si era posizionato tra me e il braccio del Golem, fermando l’attacco.
    - Grazie – gridai a Flavio
    - Non c’è di che. Ora vai sul tetto da Erika, mi occupo io di questo qui -
    Nel dirlo, mi fece vedere una carta nella sua mano: Motore Morfotronico Arrugginito. Gli feci cenno che avevo capito cosa voleva fare e cominciai a correre verso le scale.
    Flavio avrebbe avuto abbastanza life points da sopravvivere? Non lo sapevo, ma non potevo perdere tempo per tornare indietro, Erika aveva bisogno di me.
    Mi buttai a perdifiato sulla rampa che portava alla sommità dell’edificio, mentre sentivo tuoni e lampi provenire da fuori. Quando finalmente raggiunsi la sommità, dopo chissà quanti scalini, mi trovai davanti una scena parecchio strana.
    Sopra la mia testa si trovava l’Oracolo di Zefra, che brillava nella notte. Tutto intorno all’albero –se così si può chiamare – Nubi temporalesche mandavano luci e saette continuamente. Sul soffitto della scuola c’erano due ragazzi: una era Erika, la riconoscevo chiaramente dalla sua carnagione chiara, che sembrava quasi cadaverica alla luce della mia magia terreno. L’altra persona che era con lei era Lance, ne ero sicuro.
    Purtroppo, era troppo tardi. Erika iniziò a scomparire davanti ai miei occhi, mentre iniziava una leggera pioggia. Lance, che era rivolto verso di me, mi fece un sorriso divertito. I suoi occhi verdi brillavano anche più delle esplosioni di elettroni nel cielo.
    Al fianco di Lance comparve il suo mostro: Chimera, La Mitica Bestia Volante.
    Quindi avrei affrontato un utilizzatore di fusioni.
    - Sembrerebbe che finalmente tu sia arrivato. La mia Chimera ti attendeva con ansia -
    - Anche io speravo di affrontarti – Guardai brevemente il mio dueling disk per ricapitolare cosa avevo: nelle zone pendulum c’erano Zefranaga e Cavaliere Luminoso, sul campo Oscillazione Echo e due mostri (Zefraxa e Zefraxciton).
    Prima che potessimo iniziare a darci battaglia, una voce iniziò a parlarci:
    - Siete rimasti solo in due concorrenti. Ora il duello procederà come una partita normale. E’ il turno di Lance -
    Non sapevo se esserne contento o meno. Sul mio disk scomparvero contatore e timer e comparve uno schema del campo avversario. Gli erano rimasti 4000 punti, sul campo Chimera e una carta coperta e due carte in mano.
    - Bene, se è stato deciso così, allora pesco -
    Lo disse con un tono di superiorità, come suo solito, dopotutto.
    - Attivo Sepoltura Sciocca! Mando al mio cimitero Bestia Fantasma Ali Incrociate. Così facendo, tutti imiei mostri Bestia Fantasma guadagnano 300 punti di attacco. Se non lo sapessi, Chimera è considerata una Bestia Fantasma, quindi il suo attacco sale a 3000 punti. -
    No, fermi tutti.
    3000? Chimera avrebbe dovuto avere 2400 al massimo. Guardai tutto il campo di Lance.
    Sfogliai il cimitero. C’erano altri due Ali-Incrociate al cimitero.
    - Chimera, distruggi Zefraxa! -
    Questa volta non avevo difese. La creatura si lanciò contro il mio drago, che provò a combattere, ma venne divorato e distrutto rapidamente. Per fortuna era in difesa e non avevo subito danni.
    - Ora ti cedo il turno -
    Cosa avrei fatto? Avevo già perso una delle mie carte equipaggiamento e uno dei due Zefrathuban che avevo era finito al cimitero. L’unica possibilità era temporeggiare, ma difficilmente mi avrebbe concesso altro tempo. Avrebbe pescato altri mostri con i quali distruggere i miei, o una carta per distruggere le mie carte pendulum.
    Dovevo andare avanti in ogni caso. Dovevo far vincere la mia squadra, i miei amici.
    - Pesco dal deck! -
    Drago Mandolino. Non era proprio quello di cui avevo bisogno in quel momento, specie considerando che necessitava di un tributo per essere evocato e che non poteva essere richiamato con la pendulum per colpa di Zefranaga.
    Ero pronto ad attivare Oscillazione Echo, quando la mia attenzione si fermò su una Carta Senza Tempo a terra, sotto delle lamiere.
    Non persi tempo e corsi a raccoglierla.
    - A che ti servirà una carta adesso che non c’è più il tempo da considerare? -
    Almeno una buona notizia c’era: potevo attivarla.
    Mi chinai e la raccolsi.
    La guardai.
    Avevo corso per niente. Quella magia non valeva niente nel mio mazzo.
    Stava iniziando a piovere a dirotto, ma non me ne preoccupavo. Dovevo trovare un modo rapido per levare di torno quella Chimera.
    - Che c’è? Non ti serve quella carta? -
    Feci per rispondergli male, ma poi qualcosa scattò nel mio cervello. Presi, dal deck box che tenevo, le carte che avevo trovato prima di partecipare al torneo. Le sfogliai tutte.
    Stellacavaliere Deneb. Costellazione Acubens. La carta bianca.
    Rimisi le altre a posto, e mi misi a guardare quella. Lo sapevo che era destino che trovassi quella carta. Quella carta bianca mi apparteneva. In qualche modo faceva parte della mia vita prima di trovarmi a Filopoli.
    Un fulmine cadde dall’alto, ma non mi toccò. Fu la carta, ad essere colpita dalla saetta.
    Io ero rimasto fermo, immobile, come in trance. Quando la luce diminuì, vidi la carta nella sua vera forma.
    El Bambolaombra Costrutto.
    Ora tutto aveva senso.
    - Sei ancora vivo? –Mi domandò Lance. La sua voce mi aiutò a riprendermi dallo stupore di ciò che era appena successo; anche se in qualche modo mi sembrava che avessi sempre saputo che sarebbe arrivato un fulmine.
    - Certo. La domanda è: Lo sarai tu alla fine del turno? -
    - Fai anche lo sbruffone ora? Non hai capito che quello forte sono io qui? -
    Non me la presi. E’ inutile parlare con persone stupide.
    - Attivo Oscillazione Echo! Distruggo Zefraniaga e pesco una carta! -
    Mi giocavo tutto con questa pescata. Non potevo più tornare indietro ormai.
    Feci un grosso respiro e sfilai la carta in cima al mio mazzo.
    Un sorriso attraversò il mio volto.
    - Dispongo nella zona pendulum Zefraxi, Tesoro dello Yang Zing di scala 1! -
    Dall’Oracolo una luce cominciò a brillare e venire verso di me: era il mio drago.
    - Ora che ho disposto due mostri, posso effettuare l’evocazione pendulum! Evoco molteplici mostri Zefra di livello compreso tra 2 e 6! -
    Un pendolo gigante cominciò ad oscillare alle mie spalle.
    - Evoco Bambolaombra Zefraniaga, Domatore Bestia Spirito Zefrawendi e Zefraxi, Bestia Fiamma dello Yang Zing! -
    - Cosa vuoi fare con quei miseri tre mostri? Anche insieme a Zefraxciton non puoi fare nulla a Chimera! -
    - Da soli forse non valgono molto, ma è quando si uniscono, che nasce il loro vero potere! Gioco la carta magia senza tempo Fusione Atomica! Ora posso mandare dal terreno o dalla mano al cimitero i mostri elencati come materiali da fusione su un mostro fusione, ed evocare lo stesso dal mio extra deck! Unitevi, Zefraxciton e Zefraniaga! Date origine al marionettista delle ombre, il dominatore di tutto ciò che gli si posiziona davanti! Scendi tra noi, El Bambolaombra Costrutto! -
    Vidi i miei due mostri lentamente mescolarsi insieme, uno dentro l’altro, per dare origine ad una nuova creatura: Costrutto.
    - Attivo quindi Oracolo di Zefra: Posso evocare specialmente un mostro dalla mia mano: Evoco Drago Mandolino! -
    - I tuoi mostri sono deboli! Non hanno abbastanza punti di attacco!-
    - E chi ti dice che mi servano i punti di attacco? Con Costrutto sferro un attacco a Chimera! -
    - Sei impazzito per caso? -
    - Attivo il potere di Costrutto! Se combatte con un mostro evocato specialmente, questo viene distrutto immediatamente! -
    La sua faccia era completamente esterrefatta. Da Costrutto partirono dei fili violacei che immobilizzarono la fusione avversaria e la schiacciarono.
    Lance cercò di riprendersi:
    - Attivo Chimera! Evoco dal mio cimitero Berfomet in difesa! -
    - Zefraxa attacca Berfomet, poi ti finisco direttamente con Zefrawendi e Drago Mandolino! -

    Rudi 4300
    Lance 0

    Lance cadde a terra, mentre tutto ciò che c’era intorno a noi cominciava a scomparire. Tutto si disslse velocemente, e in un battito di ciglia mi ritrovai al centro dell’arena.
     
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    Capitolo Otto:
    Ci fu uno scroscio di applausi.
    Cominciai a sentire la voce del presentatore:
    - Rudi ci ha stupito in questo duello sfoderando un secondo tipo di evocazione: oltre alla pendulum, questo ragazzo conosce anche le fusioni! -
    Altre grida e fischi di esultanza. In breve tempo, i miei amici mi corsero incontro.
    - Mi spieghi cosa è successo? – mi domandò Angelo – Da quando sai fare le fusioni? -
    - E come mai la carta bianca tutt’un tratto è diventata Costrutto? – mi chiese poi Martina
    - Lo voglio pure io! – era invece Mattia.
    Prima che potessi rispondere, il presentatore riprese a parlare:
    - Per il duello di questa giornata, il vincitore è il team Freesummon! Potranno sfidare i Livellolimite domani! Vi aspettiamo! -
    - I Livellolimite? –domandai
    - Sono un altro team. Ho sentito che usano mostri molto potenti, ma ricorrono molto poco alle evocazioni dall’extra deck – spiegò Flavio –Ora però andiamo che mi sta venendo caldo. Dovrai spiegarci un po’ di cose -

    Tornati a casa, gli altri mi sommersero di domande su ciò che era successo e di complimenti per il mio sangue freddo.
    Io spiegai tutto per filo e per segno, senza tralasciare nulla.
    - Un fulmine? – Nico sembrava sorpreso – Non abbiamo visto nulla di simile. Solo tu che tiravi fuori la carta bianca, ma guardandola meglio si vedeva che era Costrutto. Il che è strano, io non me ne ero mica accorto prima -
    - Sentite, credo sia collegata con il motivo per cui siamo qui. Non so come, ma sembra che qualcuno o qualcosa mi abbia lasciato un messaggio con questa carta -
    Dopo un’oretta di ipotesi su cosa potesse essere successo, chiesi:
    - Ma quanti altri duelli ci saranno da fare? -
    - Per vincere il torneo, altri tre –rispose Erika – ma per arrivare alla Coppa del Duellante ci basta arrivare almeno secondi -
    - Coppa del Duellante? -
    - Un torneo che si tiene fra le dieci città vicine. Per accedervi è necessario arrivare primi o secondi a questo torneo o ad altri che organizzano nella zona. -
    - Quindi ci sono altre città? -
    - Si, come ti ho già detto, dieci in tutto. La più vicina a Filopoli, per esempio, è Chimia. Un giorno dovremmo cercare di andarci, dicono che sia stranissima -
    - Non possiamo andarci? -
    Mi rispose Angelo:
    - No. Tra una città e l’altra ci sono delle gigantesche voragini senza fondo. Praticamente sono tutte in cima a dei cerchi di terra circondati dal nulla. L’unico modo per spostarsi è via aereo, che non possiamo permetterci per ora -
    Ma in che posto ero finito? Gente che non sapeva evocare, città con vie che prendono i nomi di filosofi, carte bianche che prendono colore quando colpite da un fulmine, e ora questo? Che genere di mente malata poteva concepire una cosa del genere?
    Prima che potessi iniziare a deprimermi, Flavio fece una proposta:
    - Che ne dite di andare tutti al negozio? Magari possiamo scoprire qualcosa di più sulla carta bianca -
    L’idea sembrava sensata. Ci dirigemmo tutti verso Via Aristica. Il negozio quel pomeriggio era praticamente vuoto, così potemmo fare i nostri comodi.
    Carlo ci disse che aveva provato ad aprire un paio delle buste di Burattino delle Ombre, ma aveva trovato tutto normale. Decisi quindi di comprarne cinque, con i soldi che avevo con me.
    Come volevasi dimostrare, in tutte, trovai le nove carte come di consueto. Alla fine non eravamo giunti a niente, ma almeno avevo guadagnato qualche carta per il mio mazzo: Fusione Bambolaombra, Bambolaombra Falco, Bambolaombra Drago, El Bambolaombra Winda e anche altre.
    Quando stavamo per andarcene, un ragazzo entrò nel negozio. Era vestito bene, un completo grigio. Indossava un paio di occhiali con la montatura nera e aveva i capelli color argento. Non passava certo inosservato. Quando ci vide, sembrò sorpreso:
    - Incredibile, non speravo di incontrarvi! –Aveva una voce amichevole, sempre composto nei movimenti
    - Ci conosciamo? – chiese Nico
    - Temo di no. Io sono Oliver Atton, piacere di conoscervi -
    - Il capitano dei Livellolimite? – domandò Angelo
    - Esattamente, sono lieto di sapere che voi conoscete me. Ho visto una parte del vostro duello di questa mattina, è stato incredibile. Specialmente Rudi, che ha saputo sfoderare un secondo tipo di evocazione al momento giusto. -
    Non sembrava nascondere nulla.
    - Grazie, ma non lo proprio tenuto per il gran finale… -
    - Sentite, ad uno di voi andrebbe di fare un duello con me? Vorrei testare sulla mia pelle il livello dei miei avversari -
    Facemmo una piccola riunione di gruppo mettendoci tutti in cerchio:
    - Per me vuole imbrogliarci –cominciò Nico bisbigliando. Rispose Mattia:
    - Invece a me sembra non abbia nulla da nasconderci. Cosa ne dici, Angelo? -
    - va bene, cerchiamo di non mostrarci troppo, ma non mi sembra abbia cattive intenzioni. -
    Acconsentimmo alla richiesta e ci spostammo verso la nostra casa.
    - Chi di voi vuole duellare con me? -
    - Se volete vado io – affermò Erika.
    Eravamo tutti d’accordo.

    - - - - - - - - - - - -

    Erika 8000
    Oliver 8000

    Oliver – Prima le signore
    Erika -Oh, grazie. Gioco la carta magia Samsara. Fino a che rimane attiva, i mostri usati per l’evocazione rituale ritornano nel mio deck invece che finire al cimitero. Evoco quindi Uccello Sonico ed attivo il suo effetto: aggiungo alla mano Rituale della Grazia. Posiziono una carta coperta e concludo il mio turno.
    Oliver – Non male, un deck rituale. Evoco Cavaliere dell’Armageddon! Mando dal mio deck al cimitero Mangia-Livello. Dopo aver fatto ciò, Cavaliere attacca Uccello Sonico.
    Erika – vengono distrutti entrambi.
    Oliver – esatto. Posiziono una carta coperta e termino il turno.
    Erika – tocca a me. Evoco Djinn Direttore di Rituali. Dopo aver fatto ciò, attivo Rituale della Grazia! Mando al cimitero Garlandorf per evocare dalla mia mano Divina Grazia – Northwemko! Attivando il suo effetto, fino a che controllo Samsara, lei non può essere distrutta da effetti. Attacco direttamente con entrambi i miei mostri!

    Erika 8000
    Oliver 3500

    Erika – termino così il mio turno.
    Oliver – Non male, devo farti i miei complimenti. Attivo la carta trappola Richiamo del Posseduto, che mi permette di richiamare Cavaliere dell’Armageddon, e di conseguenza di mandare al cimitero un secondo Mangia Livello. Poi pesco per l’inizio del mio turno.

    Due mangia livello al cimitero… probabilmente voleva effettuare una sincronizzazione.

    Oliver – arrivo la carta magia Teletrasporto d’Emergenza. Con questa carta posso richiamare dal mio deck un Krebons, che evoco in posizione di difesa.

    Un Tuner! Era ovvio cosa voleva fare.

    Erika – non così in fretta! Scopro la mia trappola: Prigione Grisaglia! Visto che controllo un mostro rituale, fino alla fine del turno nessun giocatore può evocare tramite evocazione Synchro o xyz!
    Oliver – perdona la domanda, ma chi ti ha detto che avrei effettuato una Sincronizzazione?
     
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    Fighissima la domanda finale di Oliver
    Ah ma come mai hai scelto come nome proprio Oliver Atton?
    Ora sappiamo qualcosa di più su questo mondo,voglio proprio vedere quale mistero si nasconderà dietro tutto ciò :D
     
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    Il nome mi piaceva, anche se sapevo arrivava già da qualche altro libro/serie.
    Colgo l'occasione per dirvi che sono in America per due settimane, no so se è quando riuscirò a postare un capitolo, ma farò del mio meglio per farsene avete almeno uno a settimana
     
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    CITAZIONE (Fedele della Luce @ 10/7/2015, 03:39) 
    Il nome mi piaceva, anche se sapevo arrivava già da qualche altro libro/serie.
    Colgo l'occasione per dirvi che sono in America per due settimane, no so se è quando riuscirò a postare un capitolo, ma farò del mio meglio per farsene avete almeno uno a settimana

    Oliver Atton è il famoso Oliver (diminutivo Holly) di Holly&Benji
     
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    Ah, ecco da dove arrivava xD

    Capitolo Nove:
    Erika 8000
    Oliver 3500

    Erika – Hai evocato Krebons per offrirlo come tributo?
    Oliver – precisamente. Sacrifico lui e Cavaliere dell’Armageddon, per evocare dalla mia mano Quasar dell’Avidità! Gioco quindi una carta magia terreno: Monte del Creatore di Legami! Finché rimane attiva, i mostri di livello 10 o superiore non possono essere distrutti o scelti come bersagli dagli effetti.
    Erika – Quasar è di livello 7. Inoltre ha appena 2100 punti di attacco. Non è abbastanza forte da resistere ad un attacco di Divina Grazia.
    Oliver – temo che tu abbia ragione a metà. Il potere di Quasar è che il suo attacco corrisponde al suo livello per 300. Inoltre, ogni volta che distrugge un mostro in battaglia, guadagna il suo livello. Ad esempio, ora Quasar attacca e distrugge il tuo Djinn, infliggendoti 300 punti di danno e portando il suo attacco a 3300.

    Erika 7700
    Oliver 3500

    Oliver – Posiziono una carta coperta e termino il mio turno.
    Erika – Pesco! Posiziono un mostro coperto e metto Divina Grazia in difesa. Concludo.
    Oliver – fossi stato in te non la avrei messa in difesa. Prima di tutto pesco dal mio deck. Poi uso l’effetto dei due Mangia Livello che ho nel cimitero: Quasar torna a 2700 punti di attacco e al livello 9 e questi si evocano sul mio campo. Adesso che ho due mostri sul terreno, posso sacrificarli per evocare un mostro di livello 7 o superiore!

    Quale mostro avrebbe evocato questa volta? Già Quasar in campo era un bell’ostacolo, figuriamoci un altro mostro d livello alto.

    Oliver – evoco un secondo Quasar dell’Avidità!
    Erika – come?!
    Oliver – temo tu abbia capito bene. Adesso, con il Quasar appena evocato, attacco Divina Grazia, spedendola al cimitero e regalando al mio mostro ben 7 livelli. Ragion per cui esso salirà a 14 stelline e un attacco pari a 4200. L’altro, quello di livello 9, attaccherà il mostro coperto.
    Erika – il mio mostro è Djinn Protettore dei Rituali.
    Oliver – se mi permetti, vorrei attivare la mia trappola: Ordini di Attacco Finale. Tutti i mostri vengono spostati in posizione di attacco.

    Erika 5200
    Oliver 3500

    Oliver – Quasar raggiunge dunque il livello 10 e 3000 punti di attacco. Termino il turno.

    Io – Erika è messa davvero male. L’unica sarebbe pescare… Abbandono? Forse si salverebbe con lui
    Angelo –temo di no. Non dimenticarti della carta magia terreno. Credo ormai non possa fare più nulla.

    Erika – posiziono un mostro coperto e termino il mio turno.
    Oliver – credo sia giunto il momento di terminare la partita. Evoco il Calcolatore, mostro il cui attacco è uguale alla somma dei livelli dei miei mostri per 300. Facendo un rapido calcolo, lui è di livello 2, un Quasar di livello 10 e l’altro di livello 14. In totale 26 livelli, che corrispondono a 7800 punti di attacco. Con lui distruggo il mostro coperto, che deve passare in posizione di attacco per l’effetto di Ordini di Attacco Finale.
    Erika – si tratta di Corvo da Rituale…

    Erika 0
    Oliver 3500

    - - - - - - - - - - - - - - -

    Erika sembrava più stupefatta che altro.
    - Incredibile -esclamai. Oliver sembrava contento del risultato, ma cercava di non farlo trasparire troppo.
    - Anche la qui presente Erika è stata molto brava. Purtroppo per lei sono partito con una delle combinazioni migliori del mio intero deck. -
    - Ti va di fare un duello con me, ora? - chiesi
    - Mi spiace, ma il mio tempo qui è finito. E poi non vorrei darvi troppe informazioni su di me e sul mio mazzo. Avremo tutto il tempo di sfidarci domani al torneo -
    Effettivamente, il mostrare già il suo deck a tutti noi era stata già una mossa molto azzardata; due duelli forse erano davvero troppo, nonostante sembrava gliene importasse fino ad un certo punto.
    - Va bene. Allora a domani! -
    E ci salutammo.
    Prima di andare a letto (anche perché era pomeriggio, sistemai nel deck le nuove carte e mi feci una doccia, nella speranza di rilassarmi e cercare di capire qualcosa su quello che stava succedendo. In genere mi serve per schiarire le idee, riflettere bene su qualcosa, ma evidentemente pensare non serviva a nulla.
    La sera cenammo con pizza e coca-cola; anche se cercavamo di essere felici, si vedeva che ognuno era agitato per qualcosa: il mio recente arrivo aveva rimescolato le carte in tavola sul come erano arrivati anche loro; ognuno ora voleva tornare indietro. Scoprire cosa c'era prima.
    Più sconfortata di tutti, però, era Erika. Dopo aver mangiato la chiamai da parte per parlare:
    - Tutto a posto? -
    - Sisi, tranquillo. Lascia stare -
    - A me non sembra che vada tutto bene. Sei demoralizzata da come è andato il duello con Oliver? -
    - Un po' sì. Insomma, mi è già capitato di perdere, ma mai così rapidamente. E poi, non so cosa riuscirò a fare domani, visto come è andata oggi -
    - Stai tranquilla, oggi ti è solo andata male. E poi lo ha detto anche lui: oggi è partito bene -
    - Ma se lo avesse detto solo per non farmi dispiacere? -
    Alla fine non seppi cosa dirle. Non sapevo quanto fosse forte il nostro rivale, probabilmente quello di oggi poteva essere un semplice assaggio delle sue vere potenzialità. Prima di dire qualche cavolata, la aiutai a sparecchiare in silenzio.
    Prima di mettermi sotto le coperte, presi a riguardare il mio deck, come per assicurarmi che Costrutto fosse ancora lì.

    Dopo qualche ora di riposo, eravamo tutti pronti ad entrare allo stadio per iniziare la partita di quel giorno.
    - Allora, chi vuole stare fuori per oggi? - domandò Angelo. Erika si mosse immediatamente:
    - Io. Penso che non sia vantaggioso che i nostri avversari conoscano anche solo uno dei nostri modi di giocare -
    Io le mandai uno sguardo di domanda, ma lei, nonostante mi avesse visto, fece finta di nulla.
    - Se sei così convinta per me va bene – affermò Flavio
    - Allora è deciso, resti fuori tu – concluse Martina.
    Entrammo nella torre, non troppo carichi per la prossima sfida.
     
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    Capitolo Dieci:
    Una volta arrivati al banco di accoglienza la ragazza del personale ci condusse fino ad un piano seminterrato dove potevamo attendere l'inizio del match. Eravamo in una specie di spogliatoio, che l'ultima volta non avevamo visto perché -mi aveva detto Erika – il torneo era iniziato in ritardo.
    Questo spogliatoio aveva panche ed armadietti come ci si può aspettare da un normalissimo spogliatoio, ma aveva anche dei computer con dei simulatori di duelli. Nel complesso lo spazio era comunque poco e sembrava mancasse l'aria, visto che -ovviamente- non c'era neanche una finestra.
    Rimanemmo in silenzio per cinque minuti buoni, li contai secondo per secondo sull'orologio appeso alla parete.
    Nessuno era dell'umore migliore per giocare, quel giorno.
    Quando la lancetta dei secondi raggiunse l'undicesima tacchetta del quinto minuto (o forse era il sesto?) la porta si aprì:
    - Ragazzi, il match sta per cominciare. Vogliate seguirmi – Era stata sempre la stessa donna a parlare. Indossava un completo da hostess blu e bianco, con un simpatico cappello. Aveva i capelli rossi con ciocche rosa e uno sguardo allegro. Non sono bravo con le età, ma a occhio non le avrei dato più di venticinque anni.
    Ci alzammo, sempre silenziosamente, e oltrepassammo la porta, mentre la donna ci attendeva.
    Dopo un paio di corridoi, si fermò davanti ad una porta larga e verde:
    - Lo spettacolo inizierà a breve, entrate in fila. Il capitano davanti a tutti -
    Facemmo come ci disse, e io mi misi per ultimo. Uno dopo l'altro, ci facemmo coraggio e ci buttammo nella luce che veniva dalla stanza successiva.
    Quando fu il mio turno, quando entravo nell'arena del duello, quando passai davanti alla donna, ebbi un flash improvviso.
    Annidato in un angolo della mia memoria, c'era un ricordo, un'immagine. La donna.
    Quella donna.
    Era Guida Tour del Mondo Sotterraneo.
    Quando mi voltai per guardarla di nuovo, era già scomparsa.
    Mi immobilizzai per qualche secondo, prima di sentire la voce del conduttore:
    - ...Ed ecco anche Rudi, l'ultimo concorrente della Freesummon, che nel suo ultimo duello è riuscito a sbaragliare tutti con una fusione inaspettata! -
    Mi ripresi dallo shock abbastanza da camminare, ma ne ero certo: quella donna era una carta di Yu-gi-oh.
    Cercai in tutti i modi di distrarmi da quella scoperta, dovevo rimanere concentrato sulla partita, per cui, al fine di dimenticare quella donna, mi guardai intorno:
    Io e i miei compagni ci trovavamo in un'area circolare come l'altra, pavimento in vetro e transenne ai bordi. Oltre queste vi erano gli spalti gremiti di gente che gridava e inneggiava a noi. Questo mi diede un po' la carica, ma si vedeva che eravamo tutti molto tesi.
    A guardare il duello c'erano persone di ogni età e di ogni genere: donne incinte, vecchi, uomini eleganti. Scorrendo lo sguardo sulla folla, vidi che un bambino mi stava guardando con gli occhi spalancati. Visto che era abbastanza inquietante, distolsi lo sguardo e mi concentrai invece sui nostri avversari, che erano entrati proprio in quel momento.
    Oliver indossava una camicia bianca e un paio di jeans lunghi. I suoi capelli argentei sembravano quasi brillare alle luci dei riflettori, mentre lui camminava sorridente.
    Il resto del team Livellolimite sembrava una fotocopia del capitano: tutti eleganti e vestiti per bene, nonostante il caldo. Erano dieci in tutto, ovvero il numero massimo di partecipanti consentiti. Di questi, cinque erano maschi e cinque femmine.
    Tutta la squadra di Oliver si avvicinò a noi e ci stringemmo le mani, cosa che non era successa nel precedente match. Alla fine sembravano tutti delle brave persone.
    Ci posizionammo dentro ai cerchi predisposti per il duello e attendemmo il via del giudice-arbitro-presentatore.
    Di colpo tutte le luci si spensero e si accesero invece i fari della realtà virtuale.
    Di colpo, prima che potessi vedere dove mi trovavo, cominciai ad ondeggiare.
    Quando i miei occhi si abituarono alla nuova luce, capii il motivo: mi trovavo su di una barca.
    Questa stava galleggiando sopra una palude verde stagnante, piena di alghe e strane piante acquatiche.
    Lontano qualche decina di metri si vedeva una zona di terra con qualche albero avvizzito, ma di altre persone nemmeno l'ombra.
    - Visto che tutti i giocatori conoscono le regole, vi annuncerò solo quelle particolari di questa sfida: Ognuno di voi ha una barca che può muovere con il pensiero: potrete usarla per spostarvi tra le acque. Inoltre, come di solito accade con gli scontri di alto livello, ci saranno dei mostri che vivono nell'arena: questi potrebbero anche decidere di attaccarvi, perciò siate cauti! -
    Mostri liberi? Nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere.
    - Detto ciò, possiamo dare il via alla sfida! -
    Cinque
    Quattro
    Tre
    Due
    Uno
    Il fischio questa volta era lontano, sembrava l'eco arrivata da chissà dove.
    Pescai cinque carte dal mio deck; poi, visto che avevo trenta secondi per attivare una carta a piacere, non persi tempo:
    - Gioco la carta magia Polimerizzazione! Fondo Stellacavaliere Zefraxciton e Bambolaombra Riccio! Vieni a me, creatura di luce e ombra che domina tutto! Evoco El-Bambolaombra Costrutto! -
    I due mostri che avevo scartato comparvero davanti a me e si illuminarono, per poi sciogliersi l'uno nell'altro e dare vita al mostro fusione. Costrutto era proprio come me la ricordavo, alta, impassibile. I suoi fili erano una difesa eccellente.
    Ora, visto che avevo mandato al cimitero Riccio ed evocato Costrutto potevo attivare ben due effetti: Aggiunsi alla mia mano Bambolaombra Zefranucleo e mandai al cimitero Bambolaombra bestia, che mi fec pescare una carta.
    Dopodiché, mi concentrai sul muovere la barca: si muoveva secondo il mio pensiero, avanti e indietro. Decisi quindi di sedermi e cercare altre persone.
    C'era abbastanza spazio per sdraiarsi, ma era meglio rimanere in allerta: non sapevo cosa sarebbe potuto sbucarmi davanti.
    Girando per un po', guadagnai abbastanza tempo per giocare finalmente una carta: posizionai Zefranucleo nella mia zona pendulum e lui comparve dietro di me.
    Girai a vuoto ancora un po', fino a quando non mi avvicinai ad una isola abbastanza piccola. Volevo esplorarla per trovare delle Carte Senza Tempo.
    La basca rimase ormeggiata e immobile, e anzi dubitavo che se ne sarebbe andata.
    Quando feci un passo sul terreno fangoso, il mio piede affondò fino alla caviglia. Ovviamente doveva capitarmi anche quello.
    Mi feci coraggio e cominciai a cercare fra i pochi alberi marci e muovendo il terreno stagnante con i piedi.
    Più mi allontanavo dalla barca, più mi sembrava di sentire un rumore costante, quasi un respiro. Stavo ormai per arrendermi e tornare alla barca, visto che avevo girato tutto l'isolotto e non avevo trovato niente, e soprattutto quel rumore stava diventando un po' troppo ossessivo, ma prima che potessi accorgermene, caddi in una fossa.
    Precipitai sul mio osso sacro, che ne risentì immediatamente.
    Non riuscendo a rialzarmi, mi concentrai sui sensi: ora il rumore era chiaro, vicino a me. Quel respiro antico che sentivo era troppo forte. Purtroppo non si vedeva nulla.
    - Costrutto, puoi fare un po' di luce? -
    Ecco, il vantaggio di usare mostri luminosi come fuochi d'artificio era questo: illuminavano il buio, così da poter vedere quale mostro ti avrebbe ucciso.
    Il respiro cominciava a farmi paura.
    Costrutto scese dalla fossa da cui ero caduto, e alla sua luce viola, e questo mi ricordò quando, nella sfida precedente, avevo illuminato la stanza con Jirai Gumo. Quando ci fu abbastanza luce, davanti a me, vidi la creatura che respirava.
    Un ammasso di fango ben più grande di me. Aveva braccia lunghe e sottili, una testa con due occhi azzurri luminosi.
    Mi stava guardando.
    E respirava.
     
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    Capitolo Undici:
    Passò qualche secondo, ma il mostro non faceva altro che starsene fermo a respirare. O gorgogliare, o qualsiasi cosa un ammasso di fango sapesse fare. Intanto che aspettavo la sua mossa, mi venne in mente di che carta si trattava: era il Re delle Paludi, che per mia fortuna non godeva di un numero considerevole di punti d'attacco. Avrei potuto distruggerlo facilmente con Costrutto, ma dato che non mi aveva fatto niente, decisi di lasciarlo stare:
    - Hey amico, grazie di non avermi mangiato. Ora, se non ti dispiace... -
    Feci per alzarmi, quando lui mise una mano vicino ai miei piedi.
    Insomma, voleva qualcosa da me.
    Probabilmente non mi avrebbe fatto allontanare, ma mi sarebbe dispiaciuto distruggerlo, visto che non sembrava in cattiva fede. Decisi quindi di avvicinarmi con (molta) cautela.
    Il sedere mi faceva ancora male dalla caduta, ma era messo abbastanza bene da consentirmi di alzarmi e fare piccoli passi verso l'ammasso informe di fango.
    Ad meno di un metro di distanza, quando avrebbe potuto uccidermi, o peggio ancora, abbracciarmi, posò il suo sguardo sul mio dueling disk, e poi su Costrutto.
    Mi ci volle qualche secondo per capire, ma alla fine ci arrivai: Re delle Paludi è un mostro che porta ad invocare le fusioni, perciò, se ne avevo evocata una, doveva avere qualcosa da dirmi o farmi capire.
    Per fortuna, si espresse in modo chiaro e semplice: iniziò a rimpicciolirsi, fino a diventare una carta che fluttuava davanti ai miei occhi.
    Non persi tempo e la presi: era proprio Re delle Paludi.
    - A quanto pare, il fatto di aver evocato una fusione mi ha reso simpatico ai suoi occhi – mormorai. Era un peccato che della carta non potessi farmene molto: avevo una sola polimerizzazione nel mazzo e la avevo già usata. Inoltre, tutti i mostri Bambolaombra che avevo non richiedevano un mostro specifico per la loro evocazione, quindi non potevo usare Re delle Paludi in sostituzione.
    Decisi quindi di aggiungerlo alla mia mano, visto che una carta in più faceva sempre comodo.
    - Costrutto, riesci a sollevarmi e portarmi alla barca? Purtroppo credo di non riuscire a risalire -
    Costrutto, con il suo solito volto inespressivo, mi sollevò con le braccia e mi riportò alla barca. Per fortuna non poteva parlare, perché probabilmente mi avrebbe maledetto per la mia debolezza.
    Ripresi a navigare, mentre mi accorsi con piacere che avevo guadagnato un sacco di tempo.
    - Posiziono nella zona pendulum libera Zefraxi, Tesoro dello Yang Zing -
    Preferii non effettuare immediatamente la Pendulum per poter stupire gli avversari al momento giusto, e poi perché tanto avevo Costrutto a difendermi, potevo fare con tutta la calma di quel mondo.
    Dopo un po' di tempo passato a girare di nuovo a vuoto, iniziò il turno successivo e quindi pescai una carta: Fusione El Bambolaombra. Questa magia costava parecchio tempo, quindi meglio conservarla per il momento più opportuno.
    Quando posizionai la magia coperta, mi accorsi di qualcosa che mi si stava avvicinando: un gigantesco drago bianco dalle dimensioni spropositate.
    Chiariamoci, non intendo Drago Bianco Occhi Blu, semplicemente un drago tutto bianco, che non riuscivo a riconoscere. Aveva due grandi ali da angelo e una coda oblunga. Insieme ad una barchetta, stavano puntando verso di me.
    Visto che non avevo ancora incontrato nessuno e quella sfida cominciava a diventare noiosa, mi avvicinai anche io. Cosa avevo da perdere?
    Quando fummo più vicini, vidi l'avversario che avevo di fronte: era del team opposto, e il suo mostro non era altri che Horus, il Drago Della Fiamma Oscura LV8. Sapevo che il suo effetto si collegava all'utilizzo di magie, ma purtroppo non lo ricordavo appieno. Era però un mostro LV, evocato quindi specialmente. Potevo sfruttare questo punto a mio favore.
    - Costrutto, attacca Horus! -
    Eravamo ancora lontani, ma il mio mostro si scagliò a gran velocità contro il colosso.
    Horus non perse tempo a difendersi sputando fuoco, ma la fusione evitò tutte le fiammate mentre volava e poi, fermatasi a mezz'aria, davanti alla faccia del drago, fece emergere i fili viola dal suo corpo.
    Horus tentò di scappare e dimenarsi, ma ormai era troppo tardi: tre fili lo avevano imprigionato nella morsa di Costrutto.
    Il drago provò a sputare fuoco, ma un altro filo lo avvolse intorno a collo e gli bloccò le fiamme in gola. Poi un altro a tarpare l'ala. Uno sulla coda. Poi un altro, poi un altro ancora.
    Dopo poco, Costrutto iniziò a tirare i fili, e Horus ne venne disintegrato facilmente.
    Nel frattempo, le barche mie e dell'avversario si erano avvicinate.
    Stavo lottando contro un ragazzo abbastanza in carne, capelli ricci e rossi, lentiggini, vestito bene, con una maglietta a maniche lunghe e sopra una felpa di quelle che mettono alle università.
    - Come ha fatto il tuo mostro, che ha appena 2800 punti di attacco a sconfiggere Horus che ne ha 3000? -
    - Costrutto è capace di distruggere senza il calcolo dei danni ogni mostro evocato specialmente -
    La sua faccia era parecchio sconvolta da questa informazione.
    - E come dovrei fare a distruggertelo, se tutto il mio deck gira attorno ai mostri livello? -
    - Non saprei amico. A questo punto ti conviene scappare, visto che Costrutto sta per attaccarti -
    Costrutto fece quello che avevo detto: si avvicinò ed emise un bagliore verso il duellante. La barca si scosse, ma lui non cadde. Non sapevo quanti punti gli fossero rimasti, ma era meglio approfittare della situazione.
    - Attivo Porta del Danno! Rievoco dal mio cimitero Horus, Drago della Fiamma Oscura LV6! -
    Anche lui aveva un potere riguardante le magie, ma purtroppo, con la mente annebbiata dai ricordi cancellati, era difficile ricordare cosa facesse di preciso.
    Mentre mi fermai a cercare di portare alla luce un ricordo che probabilmente era stato rimosso, l'altra barchetta si allontanò.
    Quando me ne accorsi, era già lontana, ma feci un tentativo comunque: provai a rincorrerlo.
     
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